NoLo: North of Loreto, la Brooklyn dei creativi di Milano
Fino a poco tempo fa viale Padova era considerata da tutti un’area cittadina simbolo di degrado.
Ma Milano è fantastica è progressista, perchè cambia di continuo, non si ferma, trova una soluzione, si trasforma e luoghi un tempo malfamati possono diventare e trasformarsi in luoghi di tendenza.
Un esempio palese di ristrutturazione e rinascita, lo abbiamo già visto per gli storici quartieri Isola e Lambrate ed ora sta accadendo per la prima periferia nord di Milano che non solo ha cambiato volto ma anche il nome.
NoLo è l’acronimo di North of Loreto ed indica quella grande zona che si sviluppa intorno a viale Monza, via Padova e il Naviglio Martesana.
Il nuovo quartiere di Milano tra storia e spazi innovativi è stato ribattezzato la Brooklyn dei creativi grazie all’arrivo negli ultimi tempi di architetti, designer, studenti e artisti attratti in questa zona dagli affitti a buon mercato.
Il risultato ottenuto è che si contribuisce a contrastare il boom di stranieri dei decenni scorsi, e la zona stessa starebbe cambiando i suoi connotati.
Il quartiere più multietnico di Milano che dopo gli operai e gli extracomunitari, ha subito la terza migrazione, quella fatta di giovani creativi, galleristi, musicisti e designer che stanno cambiando tutto, come ho già detto iniziando dal nome.
Il quartiere sta sviluppando luoghi che puntano sull’economia della conoscenza, dello stile, del cibo.
Tra kebab e vestiti cinesi inaugurano negozi di vintage, scrivanie di coworking, gallerie d’arte, muri bianchi e dj-set, vetrine su bici Cinelli e gelati vegani.
In via Padova, dove i residenti fra i 25 e i 34 anni sinora sono stati sempre più stranieri che italiani, ora si fanno largo le “Social Street” per conoscersi meglio e creare un punto d’incontro con il vicinato.
I giovani creativi, attratti non solo dai prezzi bassi ma anche dal mix culturale, avanzano con un passo da pionieri esattamente come esige la moda 3.0.
Se ieri il Parco Trotter era un luogo noto per il problema della droga, oggi è il fulcro intorno a cui ruotano hipster, florist designer, bikers e biciclettai, artisti di ogni genere , insomma un’intera giovane generazione che ha riconquistato l’area e soprattutto ha trovato il suo spazio.
I muri imbrattati di scritte e graffiti si sono trasformati in vivaci strade con eventi di quartiere, laboratori creativi, gallerie d’arte e spazi di coworking.
NoLo è oggi un luogo dove gli immigrati di nuova generazione collaborano con i cinesi locali. Dove degli artisti producono oggetti anche dalle forme erotiche più palesi a pochi passi dai luoghi di preghiera dei musulmani locali.
NoLo è dove l’integrazione sta diventando una realtà e un dato di fatto per cui un esempio.
NoLo è un luogo dove i giovani architetti scommettono e progettano, dove si inaugurano locali, mercatini e attività terziarie e dove si offre un terreno fertile per le start up e le professioni del futuro.
NoLo è uno dei tanti esempi in cui Milano, con la sua cittadinanza, sta dimostrando che la cultura, la creatività, l’arte, l’intrattenimento e l’iniziativa personale sono motivo di condivisione, integrazione e di crescita comune e che tutto ciò aiuta a valorizzare i talenti e soprattutto stimola l’imprenditoria culturale e non solo.
Il quartiere più chiacchierato di Milano, si è anche inventato BienNoLo, la sua biennale che nel 2019 ha occupato con una mostra collettiva d’arte contemporanea gli spazi dell’ex-panificio Cova.
Questo grande laboratorio dismesso, diventato reperto di archeologia industriale della città, grazie a BienNolo è stato trasformato in una mostra d’arte contemporanea diffusa per il quartiere e per i suoi visitatori.
L’ambizione di BienNoLo è proprio quella di portare il linguaggio dell’arte contemporanea nella vita di tutti i giorni degli abitanti del quartiere per cui si tratta di una biennale che permette una visita sparsa, sia con i luoghi che con i tempi e diventa un pretesto per scoprire angoli trascurati e inaspettati di Milano.
Un percorso che si presta anche da godersi in bicicletta!
“ Lassa pur ch’el mond el disa Milan l’è propi on gran Milan!”
Social District NoLo
Alma
on19 gennaio 2017 at 16:54 says:
Devo farci un giro di aggiornamento!
Linka Milano
on8 ottobre 2021 at 09:10 says:
NOrd LOreto.
Viale Padova è ancora una zona da sistemare.. non basta fare markettting per risolvere i problemi…
In compenso è arrivata la speculazione edilizia che sta divorando e sfigurando il quartiere e il rincaro dei prezzi delle case…